
Avete bandito dal vostro guardaroba i capi spalla di colore scuro, per evitare situazioni imbarazzanti legate all’accumulo di forfora?
Dite basta alle preoccupazioni e riscoprite il piacere di sfoggiare una chioma luminosa e purificata.
Ecco qualche consiglio per liberarvi dall’incubo della forfora.
Da cosa è causata la forfora?
Alla base della forfora si nascondono numerosi fattori scatenanti.
La patologia può originarsi da un’irregolare rigenerazione delle cellule del cuoio capelluto, che si rinnovano troppo velocemente, oppure da un eccesso di sebo nella cute.
O ancora: la forfora può essere la conseguenza di squilibri ormonali, di situazioni di stress o semplicemente può essere la reazione visibile di una pelle estremamente secca ed irritata.
Come eliminare la forfora?
Buone notizie: la forfora si può eliminare!
In farmacia esistono numerosi trattamenti antiforfora, specifici per ogni tipo di cuoio capelluto e mirati a risolvere le diverse cause alla base della fastidiosa patologia.
Il primo passo è quello di partire da un’igiene corretta: la forfora, che spesso si origina da un’igiene scarsa o – al contrario – dall’utilizzo di prodotti troppo aggressivi, ha bisogno di delicatezza. Chiedete consiglio al farmacista sul prodotto più adatto a voi, scegliendo tra i tanti shampoo che regolano la produzione di sebo, proteggono il cuoio capelluto irritato e lo lasciano idratato, lenito e libero da impurità.
Per un’azione urto, poi, potete affiancare all’utilizzo dello shampoo antiforfora delle specifiche lozioni, in formulazione liquida o spray. Indicati per eliminare il prurito, questi prodotti svolgono una spiccata azione lenitiva e purificante, efficace contro l’accumulo di sebo e le infiammazioni cutanee.
Grazie all’utilizzo combinato di questi prodotti, non solo potrete contrastare efficacemente la forfora, ma sarà più facile anche prevenirne la comparsa.
Addio forfora: benvenuta chioma lucente!
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Forfora: i migliori rimedi
17 Novembre 2018
Avete bandito dal vostro guardaroba i capi spalla di colore scuro, per evitare situazioni imbarazzanti legate all’accumulo di forfora?
Dite basta alle preoccupazioni e riscoprite il piacere di sfoggiare una chioma luminosa e purificata.
Ecco qualche consiglio per liberarvi dall’incubo della forfora.
Da cosa è causata la forfora?
Alla base della forfora si nascondono numerosi fattori scatenanti.
La patologia può originarsi da un’irregolare rigenerazione delle cellule del cuoio capelluto, che si rinnovano troppo velocemente, oppure da un eccesso di sebo nella cute.
O ancora: la forfora può essere la conseguenza di squilibri ormonali, di situazioni di stress o semplicemente può essere la reazione visibile di una pelle estremamente secca ed irritata.
Come eliminare la forfora?
Buone notizie: la forfora si può eliminare!
In farmacia esistono numerosi trattamenti antiforfora, specifici per ogni tipo di cuoio capelluto e mirati a risolvere le diverse cause alla base della fastidiosa patologia.
Il primo passo è quello di partire da un’igiene corretta: la forfora, che spesso si origina da un’igiene scarsa o – al contrario – dall’utilizzo di prodotti troppo aggressivi, ha bisogno di delicatezza. Chiedete consiglio al farmacista sul prodotto più adatto a voi, scegliendo tra i tanti shampoo che regolano la produzione di sebo, proteggono il cuoio capelluto irritato e lo lasciano idratato, lenito e libero da impurità.
Per un’azione urto, poi, potete affiancare all’utilizzo dello shampoo antiforfora delle specifiche lozioni, in formulazione liquida o spray. Indicati per eliminare il prurito, questi prodotti svolgono una spiccata azione lenitiva e purificante, efficace contro l’accumulo di sebo e le infiammazioni cutanee.
Grazie all’utilizzo combinato di questi prodotti, non solo potrete contrastare efficacemente la forfora, ma sarà più facile anche prevenirne la comparsa.
Addio forfora: benvenuta chioma lucente!
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Movember e il mese della prevenzione maschile
13 Novembre 2018
Ormai è cosa certa, la prevenzione può salvarci la vita. La diagnosi preventiva, infatti, oltre a ridurre la possibilità di contrarre alcune patologie, può limitarne gli effetti.
Alcune tra le malattie più invasive, come i tumori, sono ancora oggi trascurate e sottovalutate, a causa di una diffusa disinformazione e di una poca conoscenza del proprio corpo.
Il tumore alla prostata, per esempio, è uno sconosciuto per moltissimi uomini, tanto che quasi il 50% dei cinquantenni del nostro Paese, non è mai andato dall'urologo. Questo dato è stato fornito da Doxapharma in occasione di Movember, il movimento internazionale che dedica tutto il mese di Novembre alla sensibilizzazione sul cancro della prostata.
Un mese di prevenzione
La campagna, volta a ricordare quanto sia importante avere cura della propria salute, invita tutti gli uomini a tagliarsi la barba e a farsi crescere i baffi, per far si che, prestando maggior attenzione al proprio corpo, si adotti un atteggiamento più oculato,
Il cancro alla prostata, infatti, soprattutto nella sua fase iniziale, non è facilmente identificabile e solo quando inizia a crescere, può dare alcuni segnali come la difficoltà a cominciare ad urinare o la presenza di sangue nelle urine e nello sperma. Questa sintomatologia, però, è accomunabile anche ad altre patologie.
A questo proposito, l'iniziativa mira a favorire la diagnosi, la prevenzione e la ricerca sui trattamenti dei tumori, in particolare alla prostata e ai testicoli, sensibilizzando sull'importanza di effettuare controlli periodici, in grado di valutare e analizzare eventuali disturbi o patologie in atto.
Per avere maggiori informazioni su come intervenire e sapere cosa fare per effettuare delle analisi preventive approfondite, potete rivolgervi al vostro medico e farmacista di fiducia, che sapranno darvi tutti i consigli di cui necessitate.
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Curare le emorroidi con centella e rusco
01 Novembre 2018
L'avanzare dell'età può portare con sé qualche piccolo problema. Ѐ il caso delle emorroidi, dilatazioni dei plessi venosi situati in corrispondenza dell'ultimo tratto del retto e dell'ano. Questo disturbo, può colpire sia uomini che donne, provocando prurito, fastidio e spesso sanguinamento.
Le emorroidi possono presentarsi sia internamente che esternamente e, in entrambi i casi, è fondamentale intervenire per alleviarne i sintomi e curare l'infiammazione.
Per prima cosa, è importante prevenirne l'insorgenza seguendo qualche piccola dritta come:
- fare esercizio fisico;
- eliminare fumo e alcool;
- mangiare tanta frutta e verdura ricca di fibre;
- mantenere una corretta igiene intima.
In caso di necessità, però, le possibilità di trattamento sono diverse e vanno dall'utilizzo di creme o supposte a base di corticosteroidi ad azione antinfiammatoria, fino agli anestetici in grado di diminuire la sensazione del dolore.
La cura è nella natura
Ma non solo. Per la cura delle emorroidi, è possibile affidarsi a sostanze totalmente naturali come la centella e il rusco.
Queste piante, entrambe con proprietà officinali, aumentano la resistenza delle pareti dei capillari riducendone la possibilità di rottura e diminuendo il sanguinamento e il gonfiore tipico di questa patologia.
In commercio esistono pomate per uso locale e rimedi per via orale come capsule e tisane. Questi prodotti, svolgono un’azione benefica contro la malattia perché agiscono direttamente sulla causa che ha originato l’infiammazione.
Pur essendo una soluzione temporanea, queste sostanze riescono ad alleviare notevolmente i sintomi della malattia migliorandone lo stato generale. Importante, poi, è rivolgersi al proprio medico e farmacista per informarsi su come proseguire nel modo corretto la cura di questo fastidioso problema.
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Via le croste del naso con la vasellina
14 Novembre 2018
Io le faccio proprio un baffo all'Emilia paranoica di una famosa canzone! Indovinate un po'? Questa volta è toccato alle croste del naso del mio piccolo Andrea, povero il mio amore e poveri i miei nervi davvero poco saldi!
Ebbene sì, dovete sapere che il mio bimbo si è beccato una brutta influenza, povero tesoruccio mio! Da questa rogna gli sono “germogliate” delle croste dolorose nel naso. Dico dolorose perché piangeva come un disperato a causa di queste orribili crosticine nel naso; si vedeva che stava soffrendo, angioletto mio!
Ovviamente le croste del naso sono il regalino poco gradito lasciato dall'influenza... Eppure una volta passato il malanno, ho lavato con sapone di Marsiglia tutta la cameretta di Andrea, partendo dalle sue lenzuolina per finire con tutti i suoi giochi... Da vera mamma paranoica doc ho disinfettato veramente tutto; è stato toccato ogni minimo angolo: ero convinta che un ambiante “rinnovato” giovasse ad Andrea e che magari, dico magari, senza tutti quei germi in giro le croste del naso avrebbero trovato la strada spianata per andarsene a farsi benedire! Invece no, nulla da fare! Loro erano lì belle accomodate sul naso del mio topo, evidentemente si sentivano a casa!
Povera la mia ingenuità e la mia inesperienza... Per fortuna è accorsa in mio aiuto la suocera migliore del mondo, parlo della mia chiaramente! Venuta a trovare il suo nipotino, lo ha sentito irrequieto e mi ha visto molto preoccupata: non c'è stato neanche il bisogno di dirle il perché, ha capito subito che il problema erano quelle noiosissime croste del naso di Andrea. Senza farmi prediche sui miei numerosi stati d'ansia un po' scomposti, mi ha chiesto se avessi in casa della vasellina. Davanti alla mia risposta affermativa mi ha domandato di portagliela insieme a dei cotton fioc. Io non capivo a cosa le servisse tutto ciò, ma ubbidivo. Che dire? Chiaramente quello è stato il suo armamentario per curare le croste da muco del naso di Andrea!
Con la dolcezza che la contraddistingue ha imbevuto un cotton fioc nella vasellina e lo ha passato delicatamente sotto il nasino del mio piccolo raccomandandomi di ripetere l'operazione per tre volte almeno. Non ci crederete mai, ma abbiamo finalmente scacciato le croste del nasino del bimbo! Ora siamo liberi e felici! Quindi se quest'inconveniente dovesse capitare anche ai vostri piccoli, da oggi sapete cosa fare! Parola di mamma!
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PANCIA SNELLA CON LE REGOLE NATURALI
24 Ottobre 2018
La pancia, la pancia, che dire, ormai sembra essere diventata l'incubo di tutte le donne e di tutti uomini, infatti entrambi i sessi vorrebbero eliminarla a tutti i costi, certo un pò di pancetta è anche carina da vedersi, ma purtroppo quando l'eccesso è troppo evidente può diventare, un gran fastidio e non è più carina da vedersi, ma bensì diventa "bruttina".
Esistono delle regole quotidiane, che se imparate a rispettarle, vi aiuteranno a tenere sotto controllo il peso e logicamente la pancia sarà bella e asciutta. Se volete eliminarla, questo è il momento giusto per agire in modo corretto e mirato.
Metabolismo, se volete risolvere questo fastidio dovete imparare, come prima regola agire a velocizzare il vostro metabolismo, perché più lui è veloce, più smaltisce i cibi con maggior facilità. Imparate a mangiare, oltre la colazione, il pranzo e la cena, altre 6 volte al giorno in modo leggero con spuntini frequenti senza abbuffarvi, non saltate mai i pasti, non alzatevi mai dal tavolo con il senso di fame, perché andreste solo a rendere pigro il metabolismo e questo comporta un aumento di peso e gonfiore al ventre.
Masticate, dovete prendere l'abitudine di mangiare piano, masticando il cibo lentamente e più volte, in questo modo aiutate la digestione a non appesantirsi. Ricordate che mangiare non è una gara e chi finisce prima vince qualcosa, imparate a vedere i pasti, come un attimo di sano e pure piacere.
L' acqua, bevete almeno 2 litri al giorno di acqua, possibilmente lontano dai pasti, è un ottimo metodo per eliminare i liquidi e depurare l'organismo.
Movimento, se conducete una vita sedentaria e, soprattutto in posizione scomode la pancia crescerà. Se state seduti cercate di stare con la schiena dritta tenendo la pancia in dentro, se camminate tenete la pancia in dentro, ma in entrambi i casi questo aiuterà la pelle a rimanere tonica ed elastica funzionerà, come una sorta di ginnastica passiva .
Iniziate con queste regole e nel prossimo articolo, ci occuperemo di preparare degli impacchi naturali per contrastare la pancia.....
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Come attenuare l´odore dei pannolini
26 Settembre 2018
Dilemma pannolini: a me Amleto fa davvero un baffo! Come tutte le mamme che si rispettino anche io ho vissuto l'incubo pannolino, e devo confessare che l'ho vissuto già prima degli esordi da genitrice. Non che dopo la nascita del mio piccolo Andrea le perplessità e le domande siano diminuite... quelle non finiranno mai, perché mai si finirà d'imparare con o senza pannolini ad arroventarmi la testa.
I miei voli mentali prendevano forma dai dilemmi più stupidi, partivano dalla scelta dei pannolini per neonato più adatti al mio futuro pargoletto, passavano attraverso quali pannolini ecologici scegliere per arrivare alla “decisione delle decisioni”, ovvero alla scelta tra i pannolini lavabili e quelli usa e getta. Alla fine io ho optato per i pannolini lavabili, e lo ho fatto perché questo tipo di pannolino non arreca allergie e arrossamenti ai nostri piccoli. In breve questo tipo di panno è un grande alleato contro tutte quelle irritazioni causate dai pannoloni per bebè usa e getta.
A ogni modo, tutto questo giro mentale mi ha portato anche a risparmiare parecchi soldi e a compiere una scelta ecologica che mi riempie d'orgoglio, dal momento che sono una ferrea alleata della sostenibilità! I pannolini lavabili sono infatti un vero e proprio investimento: essendo adattabili a diverse taglie e lavabili permettono a noi mamme di allargarli e di stringerli a seconda delle nostre esigenze, anzi a seconda elle esigenze del nostro piccolo ometto!
In questo rincorrersi di scelte, però, devo confessarvi che il mio incubo più mostruoso era l'odore del pannolino... Per combattere i sentori poco piacevoli ho adottato il trucco della mia dirimpettaia Carlotta: ogni volta che cambio il mio piccolino spolverizzo un po' di bicarbonato di sodio nel suo pannolino, chiaramente non lo spolverizzo direttamente sul suo culetto, a meno che io non gli stia per fare il suo abituale bagnetto. Il risultato è incredibile: il bicarbonato di sodio attenua notevolmente l'odore dell'urina neutralizzandone l'acidità! Provatelo anche voi!